Discworld Noir

Il gioco fu sviluppato da Perfect Entertainment e pubblicato dalla GT Interactive. Fu rilasciato per Microsoft Windows e Sony PlayStation nel 1999.
Questo titolo è tratto da un romanzo di Terry Pratchett, ci immerge nel fantastico pianeta Disco in cui convivono (non senza problemi) le specie più disparate (nani, troll, elfi e gargoyle, solo per citarne qualcuna). A differenza dei precedenti episodi, in cui il protagonista era il simpatico mago Scuotivento, questa volta vestiamo i panni dell'investigatore privato Lewton, un uomo duro, solitario, misterioso, ma allo stesso tempo dotato di un affilatissimo senso dell'humour, a volte persino sarcastico e autolesionista. Il nostro eroe come vuole la tradizione indossa un lungo impermeabile scuro e un cappello abbassato sulla fronte, e ha intrapreso la professione del detective da poco più di un mese. La premessa è delle più intriganti, e il gioco appassiona sin dal primo momento, in cui ci troviamo ad accettare il caso della scomparsa di un uomo da parte dell'indecifrabile e affascinante Carlotta Von Uberwald, vedova di un ricco ereditiero. L'ambientazione è quanto mai suggestiva, siamo nella capitale del mondo Disco, la depravata e corrotta città di Ankh-Morpork (anche questa una vecchia conoscenza), così buia e tetra da incutere paura a chi si aggira per le strade e per questo desolata nelle ore notturne (e come se ciò non bastasse piove, in maniera costante e insistente).

Partendo dal solo indizio dell'ultimo luogo in cui il "nostro uomo" è stato visto, ci troveremo invischiati in una incredibile ragnatela dalla quale sarà difficilissimo uscire.

L'apprendimento dei comandi è piuttosto semplice, in quanto è sufficiente utilizzare i due tasti del mouse per poter compiere tutte le azioni necessarie. In questo modo cliccando su un oggetto o un personaggio col tasto destro otterremo le impressioni e le osservazioni di Lewton, con un doppio clic del tasto sinistro potremo parlare con gli altri personaggi o di volta in volta prendere, aprire, leggere o altro ancora.
La parte più scomoda relativa ai comandi la troviamo quando dobbiamo interagire con il nostro inseparabile taccuino o con l'inventario, in quanto si deve premere col tasto sinistro del mouse su Lewton e poi scegliere cosa aprire dei due. Fortunatamente si può ovviare a questa noia utilizzando i tasti F2 e F3, in modo da aprire direttamente quello che desideriamo. Sia il taccuino che l'inventario ci saranno di grande aiuto: infatti, durante le nostre investigazioni, ci sarà sufficiente cliccare su un oggetto o su una parola per ottenere dal nostro interlocutore delle informazioni; a volte dovremo persino utilizzare i nostri appunti e i nostri oggetti su altri punti dello schermo o anche tra di loro.

Quando ci troveremo in un nuovo ambiente potremo verificare la presenza di oggetti spostando il cursore del mouse identificato da una luce piuttosto intensa. Infatti se punteremo su un oggetto potremo leggere di cosa si tratta e se troviamo l'accesso a qualche luogo adiacente il cursore si tramuterà in una freccia. Fortunatamente si possono abbreviare i tempi degli spostamenti grazie alla possibilità di cliccare due volte sulla freccia, in questo modo si accede direttamente allo scenario adiacente.

In Discworld Noir non avremo la possibilità di interagire con molti oggetti, in quanto il gioco è sviluppato maggiormente sui dialoghi. La maggior parte dei progressi nelle nostre indagini li otterremo, infatti, grazie a incalzanti interrogatori, cui sottoporremo tutti i personaggi con cui avremo a che fare. Non tutti, chiaramente collaboreranno, e sarà nostro compito trovare il modo migliore per ottenere da ciascuno quanto ci serve. Dovremo sfruttare tutto il nostro intuito per riconoscere chi possiamo ritenere fidato e quelli da cui dobbiamo, invece guardarci. Durante le nostre investigazioni quasi nulla accade per caso, in quanto tutta la trama, per altro intricatissima, si sviluppa seguendo un filo logico. In questo modo da un esordio piuttosto banale quale la ricerca di un uomo scomparso, ci troveremo invischiati in una serie di casi tutti tra loro collegati. La complessità aumenterà progressivamente: cosicché, dopo un inizio piuttosto semplice, man mano che si scoprono nuovi indizi aumenta il coefficiente di difficoltà, in questo modo il giocatore non si scoraggia appena inizia a giocare, ma trova, invece, sempre nuovi stimoli per continuare.

Nonostante ci siano numerosi dialoghi, spesso persino piuttosto lunghi, il gioco fila liscio in modo molto piacevole, in quanto è ricco di battute di spirito e di frecciate cariche di ironia e sarcasmo a volte persino autolesioniste. Non si deve comunque pensare che non ci sia serietà all'interno di questo gioco, anzi a volte ci troveremo di fronte persino a brutali omicidi, ma la vena umoristica che percorre tutti i dialoghi lo rende comunque estremamente divertente e ne fa uno dei più riusciti di sempre sotto questo aspetto.
Gli enigmi, sebbene logici e intuitivi, a volte richiederanno una certa abilità e una buona perspicacia, tutto ciò, unito al fatto che la storia di per sé e molto lunga (si sviluppa in 3 cd), garantirà un'ottima longevità al prodotto, stimata intorno alle 40 ore. I salvataggi potranno avvenire, ovviamente, in qualsiasi momento lo si desideri, e sono piuttosto rapidi. Un altro aspetto piacevole è la possibilità di salvare quante volte si vuole.

La versione in vendita in Italia, ha i dialoghi in lingua inglese (questa purtroppo non è una novità per giochi di questo genere), ma offre la possibilità di avere i sottotitoli in italiano. I doppiaggi in inglese sono, come consuetudine eccellenti, e per fortuna anche la traduzione nella nostra lingua è piuttosto ben fatta (possiamo chiudere un occhio su alcune piccole sviste grammaticali).
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, abbiamo molto apprezzato le tracce musicali, davvero ben fatte e sempre capaci di ricreare la giusta atmosfera mentre accompagnano Lewton in tutte le sue peripezie. Si susseguono incessantemente giri di accordi che variano dal blues al jazz, tipici dei film gialli (o se si vuole "noir"). La colonna sonora non mancherà di suscitarvi emozioni, e la grafica non sarà da meno. Gli ambienti e i personaggi sono ricreati in 3D come in Grim Fandango, per intenderci, e sono di ottima qualità. I dettagli sono curati nei minimi particolari e anche i personaggi sembrano veri e si muovono con estrema fluidità. Lo consigliamo vivamente a tutti gli appassionati del genere che non potranno certamente lasciarselo sfuggire, e siamo sicuri che piacerà anche a chi non ha mai avuto a che fare con un'avventura punta e clicca.

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